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Santa Faustina Kowalska. 4.01.2001

Poesia 9

Non discerno tra freddo e calore         1
e non riprendo manco più canzone
inondato di luce e terrore. 

E mi credi in altra dimensione
o mi pensi fuso o fuori rotta:
manco vedo traccia d’illusione;
e tutto ciò che leggi sa di lotta
assorto quindi cogli documento 
seppure non approvi la condotta”.

Veloce mi muovo come il vento
mentre guido l’auto sto pregando
altro dal momento non m’invento
ora che il pregare sto sposando
il santo rosario è preferito 
e di pace m’inonda viaggiando.

Dalle insane lotte son ferito, 
mi dedico quindi più a pregare
e se a Lanusei sono partito
pensando che dovevo lavorare
vengo avvolto da buia cortina:
e riprendo preghiera recitare!

Mentre cuore subito s’inchina
pervaso mi sento dall'amore
su di me la strada s’incammina
in fervente gioia del mio cuore:
e se mi penserai fuori di mente 
ti dico che non sento più le ore!

Imploro Faustina, e stranamente 
il cuore nel petto ha sussultato 
confuso ritrovandomi e piangente
per improvviso, strano nuovo stato

d’insueto brivido imperioso 
che con Medjugorje mi ha sposato.

Un fiume di lacrime impetuoso 
scorre sul mio viso ma procedo 
deciso nel contesto misterioso
mentre voce sento e nulla vedo 

“Santo Signore mi stanno donando?” 1        
non rifiuto e manco mi concedo.

Al buio che mi stanno insinuando
anche preso da tremore e pianto 
in sofferenza comunque pregando 
altra scudisciata sento affranto 
dalla misteriosa, occulta corte;
in un contesto che penso da schianto! 

“Avrai solo da Cristo buona sorte”; 2           
con tremore e pianto persistendo
mentre prego e recito più forte 

terzo invito sento ripetendo: 
“Immergiti in Cristo, ha ribadito”; 3             
mi stanno gloriando o distruggendo?

Dal pregare ne sono assorbito
null'altro riesco più di fare
il brivido sento che è finito 
e pianto continua ad allagare
sono però distrutto per lo strano 
senza aver più forza per pensare. 

L’acqua cerco quindi con la mano
e con il pianto che mi dà scompiglio 
mi sento più piccolo di un nano 
e non so d’amore né artiglio 
e nel tratto che vivo l’assolo: 
lacrime dilungano di un miglio!

Così mi perdo nel buio del volo
tra l’ente sublime e bestiale; 

ma se sganciare mi potrò dal molo:
più non mi dovrò piegare al male 
e solo mi concentrerò sul cuore 
per non sottostare ad animale.

E se mi considera il Signore 
e mi vada quindi illuminando 
sia sul male come nell'amore 
che in un’altra volta va portando
per la trasformazione dal pregare 

con gli idoli che vanno sfumando. 

Mi sembra il momento per lottare 
e devo affrontarlo con fermezza 
anche se stordisce quest’andare
rinsavire dovrò la debolezza

senza prove giudicare è vano 
e cercare dovrò di far chiarezza.

E se poi mi libero d’insano
tranquillo mi disponga sul domani
il cuore tenendo in ogni mano 
e battito contandone le mani 
e se pur l’invito fosse vero 
si entrerà in ambiti più strani. 

Ho di fronte spirituale impero 
che non presagivo d’altro mondo 
e che mi confondono e dispero 
e non voglio vivere l’affondo
e con più vigore andrò nuotando
per non precipitare nel profondo.
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1. La benedizione di Dio scenda su di te!
2. Vivi in Cristo!
3. Immergiti in Cristo!