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Con il sole, per la vita! Medjugorje, 8.2005

Poesia 5 …Mentre Giovanna legge spirituale 1 sono ancora immerso nella scienza senza sapere chi dei due più vale. Consultare stimola impellenza e già che siamo nel duemilacinque vuole preparare una partenza: per trovarci il giorno venticinque nella lontana - santa?! - Medjugorje e restare quattro giorni o cinque. Mi sembra che di testa lei sia fuori con la sarda che di ciò s'impregna in paziente convenire umori nella foga che perciò s'impegna dai suoi figli per farsi aiutare  brillantemente come fiamma nella legna. Vorrebbe ascoltare quel cantare da casa parte quindi presentendo vedersi la Madonna presenziare:






















non concepisco ciò che va dicendo
tanto normale non mi sta sembrando
sembra che la follia stia divergendo.

E si va due mari attraversando
mentre comitiva canta e prega
e non mi vado certo lì sgolando:
ma Giovanna si diverte e lega
la vede strana, ma non può capire
colui che annaspa e non annega.

Chiedendomi che mi vorranno dire
quando passeggiando in quel villaggio
penso di ripiegare al prevenire
quasi giudicandolo un oltraggio
per spontaneità che qui mi adorna
mentre salmodianti fanno omaggio.

Straordinario ciò che mi contorna
liso in visi di mille colori:
chissà se poi qualcosa gli ritorna!
Sembrano scie di sfolgoranti fiori
che cantano col sole, per la vita
ridando speme ad insani cuori.

E qui non capisco chi li invita
lieti a salmodiare sulle strade!
Nella notte si va su in salita
per ciò che da molto sempre accade
tra la loro Madre e la veggente
qui, dove confluiscono le contrade.

Pregando per vederla qui presente
sulle pietre nella notte oscura
un solo cuore riveste la gente
in tono che illumina natura
tale da stimolarne concessione
d’apparire santa creatura.

Ma se non ne discerno la ragione
inusuale che sto qui ammirando
che con grande potenza si propone
nelle migliaia che stanno pregando;
predisposti per l’ora preziosa
solo silenzio resterà cantando. 

Separati da Marcella e Giosa
per il buio ed imponente onda
pietra sento cadere rumorosa
il cuore dal petto mi si esonda
il silenzio riprende sopravvento
in turbinoso vento che circonda.

Per un brusco nascere d’ evento
intorno sempre lo sento girare
ma foglie non si muovono dal vento;
nello strano che sto ad osservare
improvviso brivido imperioso
mi costringe subito a tremare.

Per lo strano effetto misterioso
cieco, sordo e muto risultando;
mentre prevedevo buon riposo
e pensavo di ritornar cantando
s’invola pensiero nella sorte
piangente trovandomi e pregando.

Crocifisso in mano stringo forte
e se più forzo si potrà spezzare
si pensava un luogo senza morte
ma prosegue il vento nel girare
turbinante come su in montagna
e non so se a casa più tornare.

Termina d’insolita campagna
e nulla resta dell’apparizione
per strano vissuto che accompagna;
non so spiegare la dimostrazione
mille pensieri vessano la mente
ed il cuore piange la reazione.

Portandomi lontano dal presente
da solo mi ritrovo con il cuore
travolto dall'impeto possente
reboante, insolito rumore;
mi ritrovo solo e circondato
in attimi che sono come ore

prolunganti notte in quello stato
la mattina in strada radunati
l'evento non hanno riportato.
Ma non posso avermeli creati                e pure sopraffatto dai tormenti chissà per quanto dovrò sopportare! Ma qualcuno riporta gli eventi come derivassero d'altare per collegarsi nel vento potente e lo strano confermato. Liberando il cuore con la mente sta la voce del mio caro figlio confermando evento sorprendente vissuto in quel tempo di -consiglio?- subito ho suo dire confermato: sbranando mi stava quell'artiglio! ... 111 Successiva
ancora dentro mi sento quei venti
strani, intensi e inaspettati